Rotta: Marina di Varazze – S.Margherita Ligure – rada a Bonassola – Lavagna e ritorno. Miglia percorse: 74. Tempo: 15 ore di navigazione.
Partenza ore 11,02 direzione capo Portofino dove accosteremo a sinistra per raggiungere il porto di Santa Margherita Ligure, qui caricheremo a bordo due piccole amiche della figlia dell’armatore, un simpatico primario di Milano con il quale sono subito entrato in sintonia. Molliamo gli ormeggi e raggiungiamo la banchina del benzinaio per il pieno: ormeggio all’inglese perfetto, serbatoio pieno, e via si salpa. Procediamo a motore rotta 99°, quando dopo poche miglia un lieve alito di vento ci sussurra all’orecchio di aprire le vele. Naturalmente gli diamo retta e ci ritroviamo a procedere con andatura al traverso vela-motore a 5,8 nodi di velocità, di cui 1 nodo abbondante regalato dal vento, che per la distanza che dobbiamo coprire vuol dire aver guadagnato un’ora. Lo so che è poco, ma per un velista è sempre una soddisfazione aprire, anche solo per far prendere aria alle vele. Sta di fatto che anche questa volta la nostra determinazione è stata premiata: davanti a Genova il vento rinforza fino a 6/10 nodi e ci possiamo permettere di spegnere il brontolone che alloggia sottocoperta e di goderci un poco di vero mare che accarezza con discrezione la chiglia della barca: un First 33.7 di Beneteau.
Il vento è con noi fino a oltre capo Portofino, scapolato il quale ci spinge al gran lasco sino alla caletta di Punta Pedale, situata poco prima del porto di S.Margherita, dove ci fermiamo per un bagno. Più tardi entreremo in porto per la notte. Santa Margherita Ligure è sempre un bell’approdo, ti accoglie con le sue case colorate che si affacciano sull’ampia piazza ricolma di ristorantini e bar da cui proviene un invitante profumino di buon cibo e stuzzichini pro aperitivi. Davanti all’ingresso del porticciolo transita ogni ora un minibus che ti scarrozza a Portofino, un’ottima occasione per visitare uno dei più bei borghi marittimi del nord Italia. L’armatore con la bambina scendono a terra per cenare e per incontrare il papà delle due sorelline che saliranno a bordo per questa piccola vacanza. Io declino l’invito ad uscire con loro, sono un poco stanco preferisco rimanere in barca, magari se riesco scrivo un po’.
Da Santa Margherita a Bonassola, con i tempi scanditi dalla nostra imbarcazione, ci sono circa tre ore di navigazione che scorrono lisce su un mare altrettanto liscio come una tavola: godiamoci questo secondo giorno perché domani danno brutto tempo. Siamo riusciti a mollare gli ormeggi solo alle 10,00, i tempi con tre bambine a bordo si dilatano molto, ma è tutto ok non ci corre dietro nessuno. Ancoriamo in rada, in quella che è la porta di ponente delle 5 terre, in tempo per preparare il pranzo mentre le bimbe sguazzano tra le cristalline acque davanti alla spiaggia.
Dopo avere pernottato a Lavagna si ritorna a Varazze, dovremmo arrivare intorno alle 14,00 visto che abbiamo deciso di salpare alle 8,00. Il porto di Lavagna ci ha offerto un riparo sicuro con il suo bel avamporto molto protetto, mettendoci a disposizione ottimi servizi sia per la barca che per noi umani. Per questo motivo abbiamo deciso di fermarci durante la giornata di giovedì, segnata dal brutto tempo. Le bambine si sono comunque divertite nella piscina di una struttura adiacente alla banchina e noi ci siamo presi cura del motore che sembrava perdesse liquido di refrigerazione.
I presupposti per una bella veleggiata durante il rientro ci sono: una lieve tramontana di 7 nodi ci accompagna fuori dal porto e appena lasciata la diga ci posizioniamo verso il capo di Portofino con un bel traverso che ci permette di tenere la rotta con vele e motore ad una velocità di 5,2 nodi a soli 1200 giri. Eureka dopo poche miglia il vento rinforza e possiamo spegnere. Dopo aver scapolato impostiamo rotta 275°, il vento cala, ora lo abbiamo di bolina strettissima, accendiamo il motore per non perder la media dei 5 nodi di velocità, rolliamo e apriamo alternativamente il fiocco a seconda dei repentini cambi di direzione del vento. Rientro tranquillo in cui abbiamo a turno riposato e condotto l’imbarcazione, alle 14,30 siamo in rada e ci godiamo il mare fino quasi all’imbrunire.
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