Rotta: Varazze – Cala Du Lotu. Miglia percorse: 90. Tempo:17 ore
Venerdì mattina ora 10 appuntamento con Marco l’ armatore dell’ Azuree 40 con il quale vivremo la settimana in Corsica. Per le 11 dovrebbero arrivare Andrea e Alessandra i due amici che accompagneremo in questa esperienza. Si presentano con la cambusa già fatta, benissimo tempo risparmiato che utilizziamo per far conoscenza con la barca. Tra un breafing e un panino si fanno le 16 ci accingiamo a salpare. Decidiamo di mollare gli ormeggi con doppino sopravento, ma ahimè non fila tutto liscio, uscendo Andrea si accorge che ci stiamo portando dietro il testimone della trappa di dritta: lo abbiamo agganciato con il bulbo! Non riusciamo in alcun modo a togliercelo di dosso, siamo costretti a chiamare gli ormeggiatori che ci slegano dal molo: “Grazie ragazzi !” .Dopo aver riempito il serbatoio di Alantua di gasolio, liberi come l’ albatro prendiamo il mare: rotta 165 gradi meta S Florance, Corsica, sono le 18. La traversata notturna esercita nei miei confronti sempre un grande fascino riverenziale. In questa situazione entro in automatico in modalità tre ore, in cui si alternano tre ore di sonno a tre ore di veglia, non ho neppure bisogno della sveglia. Decidiamo di mangiare per cena qualcosa di pronto, ognuno si aggiusta sbocconcellando quello che trova in cambusa. Il comandante stabilisce i turni: saremo in pozzetto alternativamente io e lui con un altro membro del equipaggio. Alle 21 saluto e vado a nanna, Marco inizia il suo turno. Il resto è una tremenda smotorata, il nostro amico vento non si è fatto vedere tranne che per una fugace visita verso le tre. In compenso ci sono rimasti: i turni di sonno e veglia, una mezza luna fantastica accompagnata dalle sue amiche stelle, e una maledetta onda lunga al traverso che come al solito ha avuto il suo tributo. Ormai la conosco, convivo con il malessere che mi causa rimanendo però operativo al 90 per cento. L’ ultimo turno mi vede spuntare dal tambuccio alle 12, il resto del’ equipaggio e tutto in pozzetto, hanno deciso di ancorare a Cala Del Loto e di non dormire in porto a S: Florance: benissimo facciamo rada! Alle 14 stiamo già nuotando tra le sue acque cristalline. Andrea e Alessandra si spingono sino alla spiaggia, io raccolgo le idee, il capitano è intento a cucinare: sento un profumino salire da sotto coperta! : ” È quasi pronto!” mi dice Marco, spero che gli altri arrivino, non ci siamo dati un orario per pranzo, al limite gli lasceremo la fantastica pasta alle sarde di Marco in caldo. Proprio quando il mio pensiero finiva vedo i due affamati nuotatori avvicinarsi alla spiaggetta di poppa: “Avete sentito il profumo?” È fantastico quando tutto accade in armonia anche senza averlo prefissato. Il resto della giornata scorre dolcemente cullato dal mare: aperitivo a lume di candela, cena al tramontare del sole, due piacevoli chiacchiere e poi in branda.
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